Nata in Francia presso la città di Roubaix,da cui trae il nome,la pesca con la roubaisienne si sta gradatamente affermando anche nelle nostre acque.Una dei vantaggi principali è che il tempo di risposta all’attacco del pesce si riduce praticamente a zero .Inoltre,pur pescando con monofili molto sottili e galleggianti leggeri,grazie all’utilizzo dell’elastico ammortizzatore si riescono a portare a riva esemplari di grossa mole.
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La canna
La canna che si utilizza per la pesca a roubaisienne è una canna costituita da innesti è una semplice canna fissa telescopica. Gli innesti più usati sono quelli di tipo inverso,cioè con il pezzo più grosso che si infila,con la sua parte più sottile,dentro quello precedente.Il neofita si deve orientare su una canna lunga 13 metri,più maneggevole e pratica
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Galleggianti,piombi e ami
I galleggianti che si utilizzano in questa tecnica di pesca, devono essere di vari modelli in modo da affrontare al meglio ogni diversa condizione di pesca, il galleggiante più usato è quello a forma di goccia, per la sua sensibilità e facilità di tenerlo. In acqua veloci useremo dei galleggianti che variano dai 3 ai 10 grammi, in acque corrente medie utilizziamo da 1.50 a 3 grammi , dove nella montatura metteremo dei 6-7 pallini messi a distanza decrescente verso le torpille.
In acque lente o ferme conviene utilizzare galleggianti filiformi con grammature leggere.
Come ami per queste montature devono essere piccoli e sottili quindi parliamo di ami tra il n. 19 e il n. 22