Essendo estate e in agosto abbiamo voluto andare al lago di cordovado, pochi giorni fa ci sono stati temporali quindi sappiamo che l’acqua si è rinfrescata e questo ci danno le condizioni migliori per la carpa.
Siamo arrivati al posto in mattinata , abbiamo osservato un pò com’era la situazione, acqua ferma e vedevamo già qualche carpa muoversi in mezzo al lago.
Siamo entrati nel lago, ci siamo posizionati nella parte destra abbastanza lontani dal traghetto, questo perchè la carpa è un pesce molto diffidente , bisogna stare in silenzio ed essere molto delicati nei movimenti, infatti ci siamo messi lontani dai rumori


Scelto il posto come prima cosa fondamentale abbiamo iniziato a pasturare, sappiamo che per attirare le carpe è necessario farlo, la prima fase di pastura è molto importante va fatta con molta precisione, abbiamo gettato in acqua un pò di mais normale, mais aromatizzato e qualche chicco di pellets
Ho già avuto modo di utilizzare questo tipo di mais, devo dire che mi ha dato molte soddisfazioni, inoltre è mais che si mette solo sull’amo (cosi consiglio) il resto ci pensa il pellets e il mais classico a fare come pastura.

Normalmente utilizzo un altro tipo di pellets, utilizzo il power pellet carp, però incuriosito anche da questa marca “caperlan” che sembra essere molto economica ho voluto provarlo,
La pasturazione della carpa l ho fatta in maniera precisa, non gettando grosse quantità nell’acqua, ma buttando qualche chicco ogni tanto.
Pensiamo a quanti chicchi può mangiare la carpa in pochi secondi, bisogna fare attenzione di non gettare troppo cibo nell’acqua, perchè la carpa una volta che finisce il cibo prende e va in altri posti.
Per evitare questo bisogna pasturare ogni tot minuti, buttando qualche chicco, in modo che la nostra carpa resti sempre vicino a noi o nei dintorni.

Essendo un laghetto sportivo, i pescatori tendono a utilizzare sempre lo stesso mais, quindi la carpa diventa facilmente molto diffidente soprattutto quelle di grossa taglia, per aggirare questo consiglio di utilizzare esche colorate e di forma diversa questo fa si che, renda l esca una cosa unica e magari la carpa non ci ripensa due volte a dargli dentro, potete leggere a riguardo sull’esca in questo articolo che abbiamo fatto
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Mentre aspettevamo che la pastura inizi a farsi sentire preparammo le canne da pesca, messe subito in acqua nella zona dove avevamo pasturato.
Eravamo in due, quindi 2 canne, abbiamo utilizzato canne fisse lunghe 5/6 metri con un diametro del filo del 0.14 molto sottile questo perchè sospettiamo che le carpe in questo laghetto siano molto diffidenti e furbe, come amo abbiamo utilizzato un amo del 10 ed essendo l’acqua immobile abbiamo optato per un galleggiante da 0.50 grammi, senza escludere che sulla lenza abbiamo messo dei piombini separati fra di loro.

Mentre aspettavamo abbiamo parlato un pò delle condizioni di questo lago, sapendo che ci sono anche pesci gatto di grossa taglia che girano, avevamo pensato che potrebbero darci dentro visto che in questa stagione sono ghiotti di pellets, però sappiamo anche che il pesca gatto è una specie che mangia di notte, di giorno non molto.
Dopo 15 minuti di attesa abbiamo avuto le prime mangiate e abboccate ed dopo avergli dato il colpetto in modo che si agganci abbiamo ottenuto una bella sorpresa (la prima)

Una bella carpa comune non proprio piccola, al momento non avevamo la bilancia purtroppo però crediamo che si aggiri sui 4/5 kg come potete vedere abbiamo messo la carpa sul materassino e recuperata con il guadino, è una specie molto delicata bisogna fare attenzione di non tagliarla.
Intanto il mio collega tira su un’altro bel esemplare molto buona come taglia anche questa

Come media per tirarle su ci stiamo un 5-8 minuti facendo molta attenzione che non si facci su in qualche ramo.
Dopo un pò abbiamo avuto un altra sopresa questa era veramente aggressiva, non voleva saperne di venire fuori con pazienza e calma l abbiamo tirata su

Ne abbiamo prese abbastanza, una volta che si pastura la zona in maniera precisa e giusta i risultati si vedono, nell’amo mettevamo oltre al mais normale anche qualche chicco di mais aromattizato, oppure un chicco di soft pellet.
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