In una bella giornata di estate abbiamo voluto confrontarci con questo stupendo pesce, il cefalo, un pesce astuto e sospettoso, lui si staziona sul fondo alla ricerca del cibo di solito mai da solo,girano sempre in gruppo, capita che nei porti si nutre anche di scarti alimentari provenienti dalle barche infatti il cefalo se pescato vicino ai porti non è poi cosi buono.
Era giovedì abbiamo visto la tavola delle maree e avevamo che dalle 4 di mattina fino alle 10 l’acqua cresceva, dalle 10 alle 4 l’acqua scendeva, noi siamo arrivati sul posto in mattinata molto presto in un bel canale a Bevazzana. L ‘acqua era abbastanza alta si parla sui 2-3 metri di profondità, non c’era vento infatti l’acqua era bella tranquilla.
Arrivati sul posto come prima cosa abbiamo pasturato, il cefalo è fondamentale insidiarlo pasturando.
Ci sono varie pasture che possiamo utilizzare per attirare l’attenzione dei cefali, il pan grattato, formaggio e sarde, per quest’ultima è una pastura ” personalizzata ” bisogna acquistare le sarde in pescheria e macinarle in un tritacarne.
Chi non ha tempo per farsi questa pastura può andare in negozio di pesca e trova differenti marche, per vedere quale funziona meglio bisogna solo che provarle e testarle.
In questa giornata abbiamo utilizzato una semplice pastura al formaggio per i cefali.
l’abbiamo versato in un secchio con un pò di acqua, successivamente impastato bene ci abbiamo aggiunto anche della farina per far si che la pastella diventi più compatta.
E’ un semplice procedimento che si fa al momento in giro di 5 minuti eravamo pronti a pasturare.
Preparata la pastella abbiamo creato delle palline da buttare in acqua, non esagerando, il giusto.
Questo è il posto, come vediamo l’acqua è abbastanza alta
Per insidiare i cefali abbiamo utilizzato delle canne fisse, in questa uscita ne abbiamo buttate in acqua 3 (una a testa eravamo in 3).Semplice canne fisse lunghe 5 metri, in quanto il canale non è molto largo sui 20 metri
Abbiamo utilizzato la classica montatura da cefalo, un filo da 0.14 molto piccolo in quanto è un pesce sospettoso, un galleggiante da 2 grammi accompagnato da 4-5 piombini sferici sul terminale in modo che stia in verticale, e un amo del 10 in titanio.
Pronti, sia come attrezzatura e pastura iniziamo la nostra battuta,essendo in 3 abbiamo utilizzato oltre la pastella anche l ‘arenicola o tremolina, per vedere di insidiare magari anche qualche altra specie.
Intanto attendiamo qualche abboccata, inoltre abbiamo avuto modo di osservare il posto e abbiamo notato che è abbastanza frequentato difatti in fondo, circa 300 metri da noi c’erano altri pescatori all’opera.
Parlando a bassa voce con i miei amici abbiamo parlato un pò su che specie ittiche siano presenti in questo canale, sentendo anche altre opinioni di altri pescatori abbiamo definito che in questo canale ci sono: cefali, orate, cheppie, angudelle, branzi e passere.
Dopo vari minuti di attesa riceviamo le prime abboccate proprio da angudelle, classico pesciolini presente in queste acque, preso con l’arenicola
Abbiamo avuto più attacchi anche uno dietro all’altro da queste angudelle, naturalmente attacchi subiti dalla canna con l’arenicola, intanto quelle con la pastella erano ben posizionate che attendevano che la pastura faceva il loro lavoro.
Si vedevano angudelle dappertutto tanto che dopo un pò vedevamo questi pesciolini agitarsi saltando fuori dall’acqua, abbiamo ipotizzato che questo comportamento è dato quando nei paraggi c’è un predatore.
L’unico predatore che può essere in queste acque è il branzino o la cheppia, quando abbiamo visto sta agitazione, abbiamo prestato particolare attenzione alla canna con la tremolina, ogni 5 minuti spostavamo il galleggiante quindi anche l’esca e proprio nel momento che la spostavamo ci ha attaccato una cheppia bella e sana e anche di misura 22 cm
Sinceramente non me l aspettavo di aver perso una cheppia in quanto essendo un predatore attacca soltanto a pesciolini eppure ha visto l arenicola muoversi e gli ha dato dentro, notando la bella livrea è veramente un bel predatore, l ho abbiamo slamato e rilasciato subito essendo un pesce molto delicato.
Intanto di cefali nessuna ombra, dopo un pò di ore dopo aver catturato cheppie e angudelle l’acqua si a bassa il vento si alza non tanto saranno stati 5 nodi, di conseguenza l’acqua da ferma diventa un pò movimentata.
Dopo un paio di minuti da queste condizioni essendoci ora poca profondità abbiamo ricevuto attacchi dai cefali difatti abbiamo preso un bel cefalo di 27 cm
Una volta preso lo abbiamo subito rilasciato tempo di farli una fotografia e slamarlo,
Intanto che aspettavamo la prossima abboccata, probabilmente c’era il branco perchè era veramente divertente tirarli su, sulla canna a fondo con l’arenicola vediamo il cimino muoversi ripetutamente sicuri che si era già presa, abbiamo tirato su ed è venuta fuori una bella oratina non di misura ma bella, da notare veramente come combatte
Dopo i due ospiti ovvero cheppia e oratine, abbiamo ricevuto più volte abboccate dai cefali, tutti presi con la pastella.
Essendoci un acqua movimentata lanciavamo il galleggiante a monte che ce lo portava a valle piano piano cosi colpendo più zone.
E’ stato una giornata veramente divertente, abbiamo notato che in questo canale abbiamo avuto più abboccate quando l’acqua calava quindi quando la marea scendeva, anche forse essendoci corrente, il cefalo si fa portare dalla corrente quindi è venuto verso giù.
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